Una funzione importante: La deglutizione
La deglutizione è la funzione che permette a liquidi e solidi il passaggio dalla bocca allo stomaco. La deglutizione ha luogo in tre fasi: ingerimento, passaggio attraverso la faringe, passaggio dall’esofago allo stomaco. Durante queste tre fasi sono coinvolti molti muscoli: la deglutizione si ripete dalle 1.600 alle 2.000 volte al giorno calcolando sia la deglutizione in seguito all’assunzione di cibi e bevande che la deglutizione della saliva. La pressione esercitata dalla lingua ad ogni atto deglutorio è di circa 1 kg, quindi il carico totale giornaliero può arrivare fino a 2 tonnellate!
Ecco perché la deglutizione è così rilevante nello sviluppo dell’apparato stomatognatico. Il processo di deglutizione inizia con la punta della lingua che tocca la papilla retroincisiva superiore. Poi, attraverso una serie di contrazioni dei vari muscoli, i denti entrano in contatto tra di loro, la lingua si appiattisce sul palato, favorendo la progressione del bolo alimentare verso la parte posteriore.
A questo punto il palato molle si solleva e chiude le fosse nasali; contemporaneamente, si chiude la laringe.
Con l’apertura dell’esofago il bolo passa infine dalla faringe all’esofago e da lì nello stomaco.
La deglutizione atipica, meglio detta deglutizione scorretta
E’ quella particolare e scorretta deglutizione presente in alcuni bambini e talvolta anche negli adulti, caratteriz-zata dall’interposizione della lingua tra le arcate dentali.
A differenza della deglutizione normale, in cui le labbra sono chiuse, nella deglutizione scorretta le labbra non si chiudono o per farlo i muscoli della faccia sono coinvolti in una contrazione eccessiva e visibile e la lingua si interpone tra i denti, che non sono a contatto.
Spesso ne consegue uno scorretto sviluppo delle arcate dentarie.
Questo accade per numerosi motivi, il più frequente dei quali è la presenza di una interferenza (biberon, ciuccio, suzione del dito, ecc…) durante lo svezzamento.
Il trattamento dei bambini con alterazioni funzionali della deglutizione è solitamente affrontato da un’equipe di specialisti, che include il dentista, l’ortodontista, il logopedista e il pediatra. Il dentista e l’ortodontista sono chiamati in causa quando la pressione della lingua contro i denti interferisce con la normale crescita dei denti e con il loro corretto allineamento. Il pediatra dovrà escludere che vi sia un concomitante problema di respirazione legato ad un’ostruzione delle vie aeree che costringa il bambino a respirare e a mantenere la bocca aperta (come per esempio in caso di adenoidi e tonsille ipertrofiche). Il logopedista interverrà valutando e trattando l’impatto della disfunzione sull’articolazione, sulla postura a riposo e sulla deglutizione. SINTOMI (esame obiettivo: la diagnosi comunque é multidisciplinare, Pediatra, Otorino, Logopedista, Dentista)
- postura bassa della lingua a riposo
- spinta anteriore (o laterale, anche unilaterale) in deglutizione con ricerca da parte della lingua di un contatto con le labbra e le guance (abbassare con un dito il labbro inferiore mentre deglutisce: il labbro opporrà molta resistenza a questo tentativo perché deve creare suggello)
- contrazione dei muscoli mimici periorali e delle labbra a garantire un suggello anteriore per il cibo che altrimenti potrebbe fuoriuscire (i genitori riferiscono che mentre mangiano un cracker escono briciole)
- muscolo mentale ipertrofico, fossetta sottomandibolare accentuata, con eccessiva attività dell’orbicolare (o ipotono se c’é resp orale)
- ipotrofia massetere e temporale (alla palpazione) e mancato contatto delle arcate in deglutizione
- talora frenulo linguale corto
- se associata c’é respirazione orale: naso stretto-facies adenoidea. La respirazione orale é quasi sempre associata a difetti della motilità della lingua.
- palato ogivale.Le rugosità palatine non sono limitate alla zona retroincisale, ma si estendono su tutta la volta perché la lingua non poggia sul palato, “spianandole”.
- talora difetti di linguaggio associati (dislalie t, d, n, r, ch, l, s, z), voce nasale. Non nessariamente presenti, ma se c’é sigmatismo (la “esse” interdentale”) é quasi certo.
- spesso associata disfonia.
- associati difetti posturali della colonna vertebrale (anche da malocclusione) atteggiamento flesso e rilassato.
- anamnesi di abitudini viziate (succhiamento dito etc, vedi sez. successiva)